Fare degli Scarti una risorsa

una risposta chiara, efficace ed efficiente all’annoso problema dello spreco alimentare.

Sintesi

Nel contesto attuale, la logistica dei prodotti nella filiera ortofrutticola, prevede il trasferimento degli stessi dalle differenti aziende produttrici all’azienda distributrice/Centrale Ortofrutticola. La CO, nel contesto specifico, provvede a selezionare, imballare ed inviare il solo prodotto “buono” ai consumatori finali (Ci).

Lo “scarto”, individuato nella CO . costituito, prevalentemente, da:

  • Una frazione S1, di prodotti ortofrutticoli classificati di “terza categoria”, ossia prodotti che essendo stati colpiti da avversità di natura biotica e/o abiotica non presentano standard qualitativi tali da consentirne la diretta commercializzazione.
  • Una frazione S2, di prodotti danneggiati durante le operazioni di packaging (percentuali spesso trascurabili), di prodotti invenduti e di prodotti caratterizzati da una shelf life (basata sull’eq.di Arrhenius) incompatibile con la diretta commercializzazione.

Attualmente entrambe le frazioni vengono smaltite e trattate come rifiuti.

Studi scientifici dimostrano che (Gunders, 2012; Hodges et al., 2011; Stuart, 2009), entrambe le frazioni di prodotti, se sottoposte ad un ulteriore processo di selezione possono essere separate in scarti utilizzabili ai fini della trasformazione (SOK) e rifiuti R. Per quanto concerne i primi, è possibile garantire la loro distribuzione a piccoli trasformatori (es. masserie didattiche e sociali), mentre i secondi saranno smaltiti secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

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Riu.S.A.

Il progetto Riu.S.A. (Riutilizzo Scarti Alimentari) propone di sviluppare un Decision Support System  di gestione ed ottimizzazione della filiera ortofrutticola che, mediante l’implementazione di una piattaforma web, consenta di minimizzare gli “scarti” agro-alimentari. Il progetto Riu.S.A. intende sviluppare un modello analitico che, nota la quantità di scarti utilizzabili, permetta di individuare, dinamicamente, il/i possibile/i trasformatore/i interessati al loro consumo. A tal fine si intende realizzare un DSS che mediante algoritmi analitici non lineari a numeri interi (NILP), metodi di decisioni multicriteriali basati su Analytic Hierarchy Process (AHP) e disponibilità dei trasformatori potenzialmente interessati allo scarto, guidi l’azienda agricola distributrice/centrale ortofrutticola, nell’individuazione del “miglior” trasformatore, ritenendo tale individuazione, compatibile con la shelf life dello scarto e con la capacità del trasformatore di reimpiegarlo. Il DSS orienterà tale individuazione sulla base dei seguenti parametri:

  • Distribuzione della domanda sul territorio (es. distanza tra l’azienda agricola distributrice/centrale ortofrutticola (CO) e centri di trasformazione, trasporti impiegabili, strategie di routing, ecc.);
  • Caratteristiche dello scarto (shelf life, modalità di stoccaggio, caratteristiche organolettiche, ecc.);
  • Caratteristiche del trasformatore (domanda soddisfatta/domanda manifestata, feedback sulla qualità del servizio ecc.);
  • Sostenibilità del trasporto (efficienza del carico, impatto ambientale della flotta, ecc.).

Il tutto in un’ottica di minimizzazione degli sprechi, senza prescindere da un principio di equità distributiva e da una modalità di trasporto che privilegi l’impiego di mezzi e di strategie sostenibili. L’implementazione del DSS sarà perseguita mediante lo sviluppo di una piattaforma web multiutente accessibile mediante browser e app, che permetta, da un lato, all’azienda agricola distributrice/centrale ortofrutticola (CO) di inserire le tipologie e le quantità di scarti da dover conferire ed il loro prezzo, dall’altro, ai trasformatori, di manifestare la propria domanda. Sulla base di entrambi gli input e dei parametri sopra descritti, il DSS generer. un “ranking” tra i differenti trasformatori sulla base del quale l’azienda agricola distributrice/centrale ortofrutticola potrà individuare, in modo trasparente ed equilibrato, il trasformatore a cui corrispondere lo scarto. Un algoritmo informatizzato invier. al trasformatore individuato una “purchase proposal”, il trasformatore potr., quindi:

  • accettare la proposta e quindi procedere all’acquisto ed al ritiro del carico (l’algoritmo non individua ulteriori soluzioni);
  • rifiutare la proposta, in questo modo l’algoritmo formuler. la medesima “purchase proposal” al secondo trasformatore, e così via fintanto che uno di questi non accetti. Meccanismi di “price adjustment” saranno adottati nel caso di mancata individuazione di un trasformatore.
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Finalita'

Le principali finalità che il progetto Riu.S.A. intende perseguire sono legate alla riduzione degli sprechi alimentari, alla minimizzazione dei costi di smaltimento degli scarti, alla valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli non ritenuti idonei per la commercializzazione, all’incremento del profitto nelle PMI e all’ indirizzamento dei diretti stakeholder ad una sostenibilità globale della filiera ortofrutticola. tutto questo verrà realizzato mediante lo sviluppare un Decision Support System  di gestione ed ottimizzazione della filiera ortofrutticola che, mediante l’implementazione di una piattaforma web, permetter. di minimizzare gli “scarti” agro-alimentari agevolando l’assegnazione dello scarto al miglior destinatario di seconda trasformazione. Al fine di minimizzare gli sprechi e perseverare un processo di miglioramento continuo, già applicato ad altri contesti produttivi nonché nell’ottica di una minimizzazione degli sprechi legato alla filiera produttiva, oltre alla gestione dello scarto, la piattaforma sarà fornita di un meccanismo retroattivo che permetterà di fornire, alle aziende produttrici, le quantità dei prodotti scartati  e rifiutati, e le ragioni che hanno indotto la CO a scartare il prodotto precedentemente conferito. In questo modo le varie Pi potranno ottimizzare la propria produzione e garantire un livello sempre più alto di prodotti buoni.

La nuova piattaforma Riu.S.A. sarà rivolta principalmente verso organizzazioni di produttori ed aziende agricole impegnate nella lavorazione e commercializzazione dell’ortofrutta fresca.

Secondo il rapporto Ortofrutta – Nomisma 2015, il totale della produzione in Italia di frutta fresca è di 3,877 miliardi di euro di cui il 13% è prodotto in Puglia, pari ad 504 milioni di euro.

In fase di lancio commerciale, verrà preso come riferimento iniziale il mercato della Puglia ed in particolare delle strutture organizzate in OP (Organizzazioni di Produttori). Tale scelta è dettata, come vedremo più avanti, sia da opportunità di mercato (La Puglia conta circa 211 imprese, 34 OP e 1.471 addetti impegnati nella lavorazione e commercializzazione dell’ortofrutta fresca, oltre ai di produzione indicati precedentemente), sia da esigenze logistiche. Infatti per ottimizzare il valore della piattaforma Riu.S.A., si ipotizza una sua implementazione su base locale/regionale.

I prodotti che maggiormente si prestano per essere collocati in questo marketplace, come evidenziano i numeri su esposti, riguardano ortaggi e frutta fresca. Con qualche eccezione per prodotti specifici come l’uva la quale richiede un trattamento speciale dovuto a normative ad hoc dettate dal Ministero per le Politiche Agricole in tema prodotti e sottoprodotti da avviare a distillazione.